Amo la natura, camminare e la mia città.
Durante l’anno, mi ritrovo più volte nel promontorio di Piombino, su “La Via dei Cavalleggeri (sentiero 300)“, per una passeggiata, un po’ di trekking o semplicemente per andare al mare, ed ogni volta noto sempre qualcosa di diverso e di bello… colori, profumi, fiori, insetti e naturalmente il mare, un’ emozione pura per i sensi, in tutte le stagioni.
Lo scorso ottobre, mossa dalla voglia di condividere la mia passione per il trekking e l’amore per la mia città, ho percorso nuovamente questo sentiero, questa volta con Gianni, è stata la nostra prima escursione insieme.
Ops, mi stavo dimenticando di Tino, il vivacissimo segugio, parte dello staff, che ci accompagna in quasi tutte le escursioni.

Dire che è stata una giornata meravigliosa è scontato, vero? 😛
Una bellissima giornata di sole che ci ha concesso il privilegio di un bagno in tutte le calette dove abbiamo sostato.
La Via dei Cavalleggeri è accessibile solo a piedi o in bici, è possibile percorrerla in diversi modi, noi abbiamo deciso di vivere una giornata ‘slow’, osservando, fotografando e godendo di ogni attimo, profumo, panorama, dettaglio…
Siamo partiti da Calamoresca al mattino, verso le 10.30 / 11.00 ed abbiamo terminato il nostro itinerario a Buca delle Fate, dopo il tramonto.

Dopo circa 30 minuti dalla partenza siamo scesi a Spiaggia Lunga, una caletta formata da sassi e scogli, che in questa giornata, con i colori, ha dato il meglio di sé, l’acqua era veramente di un blu meraviglioso e trasparente! Qua, naturalmente, il primo bagno della giornata!
Risaliti da Spiaggia Lunga, abbiamo continuato a camminare un po’, godendo di panorami vista mare ed isole (si vedeva benissimo l’Isola d’Elba) ed ammirando tutta la bellezza della natura incontaminata, che ancora troviamo in questo luogo.
La sosta successiva, dove abbiamo anche pranzato, è stata quella a Fosso alle Canne.
*** Piccola parentesi sul pranzo ***
Non sono presenti ‘servizi’ durante il percorso, motivo per cui, consigliamo di portare un’adeguata scorta di acqua (si cammina molto sotto il sole), qualcosa da mangiare e magari un po’ di frutta secca per uno snack.
Tornando a Fosso alle Canne, questa spiaggia, un po’ più piccola di Spiaggia Lunga, ma con le stesse caratteristiche, è veramente particolare!
Noterete subito delle sculture in legno a darvi il benvenuto e vi sembrerà quasi di essere stati catapultati in un posto un po’ magico.
Purtroppo, il meteo, ma anche l’inciviltà umana, hanno fatto si che qualcosa si sia un po’ sciupato, questo però senza togliere fascino e bellezza al luogo.
Le statue e la piccola area attrezzata con tavoli e panche, sono opera di Enrico Salvadori, un uomo che ha dedicato parte della sua vita a custodire la spiaggia e che nel periodo estivo vive qua, una persona veramente carina e gentile con cui sarà piacevole scambiare due parole.
Proseguendo il cammino verso Baratti, la successiva spiaggia accessibile è Cala San Quirico, la conformazione è la stessa delle altre due.
Qua si incrociano due sentieri, uno risale e porta ai resti della chiesina e del monastero di San Quirico (un complesso ecclesiastico benedettino situato alle pendici del Poggio Tondo), quello che abbiamo scelto noi, porta invece all’ultima spiaggia visitata, quella un più conosciuta, Buca delle Fate.
Siamo arrivati a Buca delle Fate al calar del sole, e dalla scogliera, abbiamo potuto ammirare un meraviglioso tramonto… Una giornata che ci ha regalato emozioni fino all’ultimo raggio di sole.
Per non dover far le corse, avevamo lasciato un’auto al parcheggio del Reciso, sopra Buca delle Fate (30 minuti), volendo, calcolando i tempi in modo diverso, è possibile tornare a Piombino percorrendo lo stesso sentiero dell’andata oppure percorrendo il sentiero 300 (Via del Crinale).
Nonostante l’auto al parcheggio, abbiamo rischiato di dover tornare a Piombino facendo l’autostop… ma questa è un’altra storia XD
Informazioni tecniche
Numero sentiero: 302 “La Via dei Cavalleggeri”
Lunghezza: 10 km
Tempo percorrenza a piedi: h 3.20 (se percorso tutto)
Quota massima: 122 m slm, nella parte centrale.
Percorso molto lungo, con diverse salite e discese, in alcune parti assolato nel pomeriggio (utile un cappellino), non presenta particolari difficoltà.
Nella parte fra Baratti e Buca delle Fate, indispensabili calzature idonee al trekking leggero, ed una riserva d’acqua.
Promontorio di Piombino – Mappa dei sentieri trekking
Che bel racconto e che foto stupende!! Complimenti Girelloni per Caso!! Io però voglio sapere il ritorno!!
Grazie mille! Il ritorno te lo racconto a voce XD
Concordo su tutto, Enrico soprattutto. Ma mi stupisce non vi siate imbattuti nei vecchi scooter dai gas di scarico venefici che, grazie alla deroga comunale al regolamento di polizia municipale, possono transitare tutto l’anno su e giù per il promontorio, provocando il “ruscellamento” dei sentieri già franabili, che non abbiate udito spari, dato che ad ottobre qui si uccidono i colombi, ( spesso muore anche qualche specie protetta, non ostante corse al truma di Livorno), che non abbiate notato bossoli sparsi ovunque, ganci di metallo appuntiti inchiodati ai tronchi, spray baygon abbandonati e capanni abusivi in stato di abbandono.
Ciao Sabina, per fortuna, gli scooter non li ho mai trovati, ce li trovavo ma tipo 20 anni fa… Non sapevo che potessero transitare oltre il “GattaRossa”… Non abbiamo udito spari ma, effettivamente, lungo il percorso, abbiamo trovato una postazione con dei capanni, beh, di questo onestamente non sono mai stata felice. Detto questo, trovo che questo tratto di costa sia meravigliosa e meritevole di essere visitata, così come ho scritto nel mio “racconto”.