In ogni leggenda la fata è la creatura magica che a fatica si riesce a intravedere con gli occhi di un essere umano. Possiamo immaginarla con le sue ali delicate, le sembianze di una dolce fanciulla e una bellezza particolare, donata dall’universo magico a cui appartiene.
Buca delle Fate, che si trova nel comune di Piombino, tra le località di Baratti e Populonia, è esattamente ciò che ci si aspetta da una favola. È un posto magico, dove le fate hanno dato vita a una leggenda secolare, regalando questo particolare nome alla località di mare. Una spiaggia incontaminata, con grandi ciottoli e un panorama da sogno.
Buca delle fate è uno dei posti nascosti più belli della Val di Cornia ed è da qui che ha preso vista la leggenda.
Il Pescatore curioso

Si narra che una volta, forse secoli o forse decenni fa, un gruppo di pescatori stava navigando nei pressi di questa località marina. Vicino al golfo Baratti iniziarono a sentire dolci canti femminili e, curiosi, si avvicinarono. Videro, così, i volti di giocose fanciulle, intente a volteggiare nelle acque, veloci e leggiadre. Il loro movimento durava pochi secondi: non appena sfioravano la superficie, le fanciulle scomparivano di nuovo nelle acque limpide.
La scena rimase talmente impressa ai pescatori che decisero di passare in quel luogo anche i giorni successivi. Un giorno videro un girotondo di cavallucci marini, un altro giorno un lungo corteo di delfini giocosi. Un altro giorno ancora videro di nuovo le fanciulle, accompagnate nei loro volteggi da bellissimi delfini. Uno spettacolo dopo l’altro. Spettacolo, però, troppo breve, così tanto che a volte i pescatori pensavano di aver sognato.
Curioso e incredulo, un pescatore di nome Valerio decise di vedere con i propri occhi cosa succedeva in quel luogo. Con la sua barca arrivò a Buca delle Fate e, non contento, si spinse troppo oltre. Fu così che un vortice rapì la sua barca, facendolo finire in un tunnel sottomarino, ricoperto da meduse fosforescenti, Dal tunnel arrivò poi a un posto che sembrava il paradiso: giardini di alghe e coralli ovunque, fontane scintillanti e giovani sirene intente a giocare che, quando lo videro, lo spinsero in una grotta, dove rimase.
Gli altri pescatori e la fidanzata di Valerio, non vedendolo tornare, si preoccuparono. L’attesa fu così grande che la fidanzata una notte, in preda alla tristezza, si mise a piangere sulla riva del mare. Un delfino, triste per il suo dolore, si avvicinò. Mentre lo accarezzava, le lacrime della fanciulla si posavano sul delfino, diventando perle lucenti.
Una sirena, vedendo questi bellissimi gioielli, chiese al delfino di averli. L’animale accettò, ma solo in cambio della liberazione del pescatore.
Valerio fu liberato e tornò a riva insieme al delfino. Il suo ritorno fu una grande festa e da allora, si narra, questo luogo fu chiamato Buca delle Fate

Come si arriva?
Il bello di questo posto è anche il percorso fatto per raggiungerlo. Oltre all’arrivo in barca, canoa o sup, è possibile raggiungere Buca delle Fate a piedi, in bici o a cavallo, con almeno tre diversi percorsi di interesse naturalistico. Vediamo quali sono.
#Percorso 1 – Breve
Si parte da: Località Il Reciso, Baratti
Distanza: 3,5 km
Dislivello: 105 m.
Durata: circa 45 minuti tra andata e ritorno
Questo percorso, il più breve, è noto per il suo interesse storico e naturalistico. Si può lasciare l’auto in uno svincolo con indicazione, sulla strada tra Baratti e Populonia. Data la natura del percorso è consigliabile farlo di prima mattina o nel pomeriggio, vicino al tramonto.
Durante la camminata si attraversano ulivi, un bosco di lecci, una macchia mediterranea e, verso la fine, la costa rocciosa con vegetazione spontanea.
#Percorso 2 – Trekking medio – La Via dei Cavalleggeri
Si parte da: Località Calamoresca
Distanza: 15 km andata e ritorno
Dislivello: sentiero con strada sterrata
Durata: circa 5 ore
La partenza, per questo percorso di trekking, è al parcheggio di Calamoresca.
Dopo la partenza si percorre 1 km di strada sterrata e un sentiero, con un bivio verso sinistra (Spiaggia Lunga). Un altro km e di nuovo un bivio sulla sinistra: qui ci si ritrova in una fitta vegetazione e si continua fino ad arrivare a una spiaggia di ghiaia, Fosso alle Canne. Si continua sul sentiero e si inizia a salire verso il promontorio. Passata una stazione di caccia, si continua a salire fino ad arrivare a una strada di cresta in area Conventaccio.
Da qui si può andare a sinistra per incontrare il percorso breve descritto prima e raggiungere Buca delle Fate. Per tornare basta tornare al sentiero e continuare verso le falde del Monte Pecorino, per poi proseguire verso il quartiere Ghiaccioni e, in discesa, di nuovo al punto di partenza.
#Percorso 3 – Trekking medio
Si parte da: Baratti
Durata: circa 50 minuti
Per questo percorso si parte direttamente da Baratti. La strada percorsa è quella dell’Antica via dei Cavalleggeri, che viaggiavano spostandosi tra le varie torri di avvistamento. Storia e natura caratterizzano questo terzo trekking.
Si parte a ridosso del ristorante Canessa. Dopo i primi dieci minuti di cammino si arriva in un’area attrezzata, con uno splendido belvedere. Continuando si arriva al faro di Populonia e da qui, con diversi sali e scendi, si arriva a Buca delle Fate con un tempo di circa 50 minuti.
Questi sono alcuni dei percorsi possibili per raggiungere Buca delle Fate via terra. Percorsi tra sogno e realtà, dove la natura si fonde con la storia e la storia strizza l’occhio alla leggenda.
Percorrete il cammino ogni volta che potete, godetevi la bellezza di questi panorami e chissà, una volta arrivati nella splendida spiaggia di Buca delle Fate, potreste fare incontri leggendari!
Le opinioni degli altri utenti su Tripadvisor Buca delle Fate
“Quelli che hanno voglia di fare”
Partecipare il proprio conosciuto in modo che possa dare le informazioni necessarie ad identificare e localizzare i Luoghi pubblicati, è un piacere ludico da far divenire virale,.
Tutto quello che per noi potrebbe, solo superficialmente, sembrare ovvio sottolineare nella pubblicazioni delle straordinarietà che caratterizzano e identificano le “Terre Uniche” delle nostre 20 Regioni, non lo è affatto per la stragrande maggioranza di persone che, a livello universale, hanno accesso alla Rete e che ignorano queste meraviglie, tenendo ben presente che qualsiasi immagine, senza le adeguate informazioni necessarie per identificare immediatamente e raggiungere facilmente i luoghi o per poter acquistare i prodotti pubblicati, è una Promo/Opportunità mancata. L’Italia è il più grande giacimento di Bellezza e il maggiore concentrato d’Arte al mondo, prendiamo consapevolezza, scopriamolo noi per primi e condividiamo il più possibile le meraviglie che ci circondano.
Questa è la nostra Bella Italia, questo è il Paese che amiamo, queste le straordinarietà che ci caratterizzano e ci identificano.
Riccardo Rescio
Itali&friends
#comunichiamoalmondolitalia
Ciao Riccardo, grazie per il tuo commento. Non ho però capito se pensi che l’articolo manchi di qualche informazione, fosse così, cosa pensi che possa mancare? Magari posso integrarlo e renderlo più utile. 🙂
Ciao Patrizia,
Il mio commento voleva sottolineare, che solo volendolo tutti noi potremmo contribuire a far conoscere le nostre Meraviglie, proprio con le precise indicazioni per poterle raggiungere quindi un plauso, con onore al merito.
Per una utenza nostrana un po distratta e per quella internazionale aggiungerei, la provincia, le regione e naturalmente lo stato(Italia). Comunque brava, ci farebbe piacere poterti annoverare fra i Membri della nostra Rappresenta Diplomatica dei Saperi e Sapori d’Italia.
A presto
Riccardo Rescio
Presidente Assaggia l’Italia Aps
Associazione di Promozione Sociale