Home » Destinazioni » Toscana » Il Pozzo della Campana, a Pomarance tra leggenda e natura incontaminata
Abbiamo deciso di scrivere un articolo a parte dedicato al Pozzo della Campana, nonostante sia a pochi metri dai bagni di San Michele alle Formiche e nonostante non ci sia molto da scrivere dal punto di vista storico, perché i luoghi che a noi restano più nel cuore sono quelli dove non si vede la mano dell’uomo, che vengono modificati negli anni e nei secoli soltanto dalla natura stessa, come in questo caso.
Per chi volesse sapere come arrivarci, basta seguire le indicazioni che portano ai bagni di San Michele alle Formiche, lungo il percorso, come accennato nell’articolo delle terme abbandonate, c’è una deviazione nel bosco, indicata da un cartello, sono pochissimi minuti dalla strada, ma siamo certi che siano davvero poche le persone che lo conoscono e vale davvero la pena una visita in una natura incontaminata e lussureggiante.
Si dice che, un giorno, dal campanile dell’Abbazia di San Michele alle Formiche ormai in rovina, cadde una campana, che rotolando giù dal poggio del Gabbro finì nel torrente scavando nella roccia un pozzo circolare e profondo e nella cui profondità si sentano ancora i suoi rintocchi.
Essendo un luogo incontaminato, chi lo visita, è invitato a far sì che il proprio passaggio lo lasci tale, che non resti orma dell’umano che ne gode la bellezza, lasciando in pace flora e fauna così come la si trova.
Noi ci siamo entrati in punta di piedi, come in ogni luogo che visitiamo e scopriamo e le sorprese, come di consueto, non sono mancate.
Il pozzo è davvero profondo, nonostante l’acqua molto trasparente, è impossibile vederne il fondo, dall’alto di una decina di metri una cascata riversa l’acqua che arriva dal torrente, la cui corrente, negli anni, ha formato altre piccole cascatelle, pozze di acqua limpida e una vegetazione meravigliosa ai limiti dell’immaginazione.
Una delle cose più sorprendenti è stato aver visto per la prima volta nella nostra vita, un grosso granchio d’acqua dolce, di cui ne ignoravamo l’esistenza, che ci ha osservato per tutto il tempo che siamo rimasti lì, a guardia della sua casa, geloso come può essere solo un abitante di un posto così spettacolare.
Il pozzo fa quasi paura, ci abbiamo messo un po’ prima di decidere di buttarci in mezzo alle decine di pesci che lo abitano, ma la voglia di un bagno era troppa in una giornata così particolarmente afosa che abbiamo deciso di mettere da parte le inutili paranoie e tuffarsi.
Come dicevamo, lungo il torrente, altre pozze con sufficiente acqua ci hanno permesso di goderci qualche momento di relax, regalandoci forti emozioni che vogliamo lasciare a voi condividendo le foto del nostro passaggio, perché in alcuni punti è così bello che le parole sono superflue. Vi invitiamo a fare una visita in religioso silenzio per contemplare i suoni, gli odori e i colori di un posto piccolo ma, incredibilmente meditativo.
Spesso ci viene chiesto come facciamo a scovare certi posti, se abbiamo qualche informatore, oppure se chiudiamo gli occhi e puntando il dito su una cartina, decidiamo di esplorare quella zona, ma, sinceramente, niente di tutto questo, anche se in un certo senso abbiamo un segreto e oggi ve lo vogliamo svelare: una sana dose di curiosità, mixata a tanta voglia di viaggiare, che non significa arrivare da qualche parte, ma vivere ogni momento come dei bambini desiderosi di scoprire e non spazientiti dagli imprevisti voluti e non voluti, iniziando da quando ti svegli per preparare gli zaini, fino a quando non rientri a casa per disfarli, ecco, di questo c’è bisogno.
Non è l’affievolirsi della vista, dell’udito, della memoria, della libido che segna l’avvento della vecchiaia e annunzia la prossima fine; ma è, dall'oggi al domani, la caduta della curiosità.
Periodo in cui andare: primavera estate autunno
Coordinate parcheggio: 43°16’04.6″N 10°52’45.4″E
Girelliamo tra posti nascosti e non e desideriamo condividere le bellezze che ci circondano, soprattutto quelle meno conosciute.
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Che luoghi incantevoli!!!Spero che i miei avi arrivati a Bulera (Pomarance)da Milano nei primi dell’Ottocento e poi vissuto alla casina di ,Micciano fino al 1925 circa,abbiamo potuto godere di tanta bellezza. Adesso capisco perché abbiamo scelto la tranquillità al benessere.
Ciao Adriano, grazie del commetto. Puoi dirlo forte, questi luoghi sono davvero meravigliosi e i tuoi avi avevano scelto molto bene!
Buongiorno, ho visto il post. Conosco bene il posto e vorrei chiedervi se siete stati anche al “cascatone”. Se non lo avete visto vi consiglio di andarci. Anche se il sentiero è molto impervio ne vale la pena. Buone passeggiate…. Lucia
Buongiorno Lucia, non siamo stati al “cascatone” e non lo conosciamo, quindi ti ringraziamo molto del suggerimento. Ci piacerebbe avere qualche informazioni in più per poterci arrivare se hai il piacere di condividerle. Puoi scriverci rispondendo a questo messaggio o inviato una email a info@postinascosti.it. Grazie ancora.
La citazione di Gesualdo Bufalino è quanto mai esatta. Ciò che spinge alla ricerca non è solo il piacere dell’avventura, bensì il desiderio di soddisfare il proprio istinto che nasce dalla sensibilità per le bellezze naturali, teatro di mistici pensieri.
Il piacere di condividere queste piccole gioie, gratifica ogni fatica ed è un grande dono.
Grazie a voi.
Grazie Gian Battista, per noi è un onore ricevere certi commenti e apprezzamenti.
Vorremmo farti una domanda, se ci permetti, perché puntiamo sempre a migliorare e ci sembri la persona giusta per una giusta opinione: cosa pensi delle informazioni che diamo per raggiungere questi luoghi nascosti? Abbiamo iniziato a pensare che non sia giusto che chiunque possa conoscere certi posti, soprattutto vedendo come vengono trattati e lasciati (non solo questi luoghi, ma il mondo intero) e quindi di non dare più indicazioni ma far si che le nostre esperienze, le nostre parole e le nostre foto, siano di ispirazione e spinta alla scoperta solo a chi avrà la curiosità bambinesca di cui fa cenno la citazione di Gesualdo Bufalino. Vorremmo così ometterli, citare al massimo la zona dove sono, ma niente più. Ci piacerebbe avere una tua opinione in merito. Grazie ancora. Gianni Patrizia & Tino.
Ciao Gianni,
come guida escursionistica capisco benissimo la tua riflessione e ti ringrazio di averla espressa pubblicamente: il turismo di massa sta avendo effetti devastanti su molti luoghi che prima erano luoghi conosciuti da pochi ed ora, proprio a causa anche di blog e social sono diventati spiagge tipo rimini…(vedi masso delle fanciulle)
Luoghi dove di mio limiterei o vieterei l’accesso per poter ripristinare la naturalità anche perchè spesso inseriti all’interno di riserve naturali! .
Per questo io stesso non divulgo più nessuna coordinata e spesso non dico proprio nulla dei posti che trovo. Ho troppo rispetto per la natura e purtroppo bastano poche mele marce a far marcire tutto il cesto…
Pensa solo alla gente che entra in queste acque limpide coperta di crema solare (visto con i miei occhi!)
Mi piacerebbe comunque riflettere con te/voi perchè lo ritengo un argomento molto importante
Vi lascio la mia mail se vorrete poi scrivermi sarà un piacere (dovreste vederla senza che la pubblichi qui)
Alex